Catalizzatore intasato: come riconoscerlo e cosa fare

Data

7 Febbraio 2025

Categoria
Autore

Massimiliano Barbiero

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Se il tuo motore sembra perdere colpi, i consumi aumentano inspiegabilmente e l’auto non ha più la brillantezza di un tempo, potresti avere a che fare con un problema tanto comune quanto insidioso: il catalizzatore intasato.

Questo componente del sistema di scarico è progettato per ridurre le emissioni nocive, ma quando si ostruisce può trasformarsi in un vero incubo per le prestazioni del veicolo. Comprendere i segnali di un catalizzatore ostruito e sapere come intervenire tempestivamente, può fare davvero la differenza. 

Vediamo, quindi, tutto quello che c’è da sapere su questo problema e come affrontarlo al meglio.

Che cos’è il catalizzatore e perché è importante?

Il catalizzatore (o convertitore catalitico) è un dispositivo situato nell’impianto di scarico del veicolo. Questo elemento è progettato per trasformare i gas di scarico nocivi in sostanze meno dannose per l’ambiente e, da questo, se ne dovrebbe evincere l’importanza. 

Funziona grazie a una struttura a nido d’ape, rivestita di metalli nobili come platino, palladio e rodio. Questi favoriscono le reazioni chimiche necessarie per abbattere le emissioni di monossido di carbonio (CO), idrocarburi incombusti (HC) e ossidi di azoto (NOx).

Come riconoscere un catalizzatore intasato

Passiamo ora all’individuazione di tutti quei sintomi che ricondurrebbero a un catalizzatore intasato. Questo, se ostruito, può manifestarsi con diversi segnali, tra cui:

  • perdita di potenza del motore;
  • aumento dei consumi di carburante;
  • accensione della spia motore;
  • scarico con odore di zolfo (uova marce);
  • surriscaldamento del motore o del catalizzatore stesso.

Cause dell’intasamento del catalizzatore

Bene, ora sai come riconoscere un catalizzatore intasato. Ma cosa l’ha portato a essere in questo stato? 

Le principali cause possono essere:

  • accumulo di residui carboniosi;
  • olio o liquido refrigerante nei gas di scarico;
  • utilizzo di carburante di scarsa qualità;
  • guasti agli iniettori o alla sonda lambda.

Cosa fare? Ecco le soluzioni per un catalizzatore intasato

Analizziamo due situazioni tipo.

Se il catalizzatore è parzialmente ostruito, è possibile adottare alcune strategie.

  • Pulizia con additivi specifici: esistono prodotti che aiutano a rimuovere i depositi carboniosi e migliorano il flusso dei gas di scarico.
  • Rigenerazione forzata: in alcuni casi, è possibile adottare una guida più dinamica per surriscaldare il catalizzatore e bruciare i residui accumulati.
  • Controllo delle componenti collegate: verificare iniettori, sonda lambda e sistema di aspirazione aiuta a prevenire il problema.

Se il catalizzatore è, invece, completamente intasato, l’unica soluzione efficace è la sostituzione. In tal caso, è importante rivolgersi a professionisti per una diagnosi accurata e per evitare danni al motore.

Le buone abitudini che contano: come evitare l’intasamento del catalizzatore

Per ovviare a questa problematica non da poco, hai a disposizione qualche pratica semplice ma estremamente risolutiva.

Per allungare la vita del catalizzatore e prevenire problemi, infatti, prova a:

  • utilizzare carburante di qualità per ridurre la formazione di depositi;
  • effettuare manutenzione regolare su iniettori, candele e sonda lambda;
  • evitare di guidare costantemente a bassi regimi, poiché il motore non raggiunge temperature sufficienti per bruciare i residui.

E per il resto, beh, c’è Tuttodiesel!

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