Intestazione veicoli: ecco cosa devi sapere

Data

17 Luglio 2025

Autore

Massimiliano Barbiero

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L’intestazione di un veicolo non è una semplice formalità amministrativa: è l’atto che sancisce legalmente chi è il proprietario di un mezzo e chi, di conseguenza, ne assume diritti e responsabilità. Che si tratti di un’auto, di una moto, di un mezzo agricolo o aziendale, l’intestazione corretta è il primo passo per circolare in regola e dormire sonni tranquilli. 

In questa guida ti accompagno passo dopo passo attraverso ciò che davvero serve sapere, senza fronzoli inutili ma con la completezza che solo un esperto sa offrire.

Intestazione veicoli: cosa si intende

L’intestazione è la registrazione ufficiale, presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e la Motorizzazione Civile, del nome del soggetto che detiene la proprietà (o in alcuni casi l’uso esclusivo) di un veicolo. Non va confusa con la semplice disponibilità materiale del mezzo: ciò che conta è chi ne risulta titolare per legge.

Quando è obbligatorio aggiornare l’intestazione

L’aggiornamento dell’intestazione è richiesto in vari casi, alcuni ovvi, altri meno noti:

  • acquisto di un’auto nuova o usata;
  • donazione o successione ereditaria;
  • cambi societari (es. trasformazioni, cessioni d’azienda);
  • uso prolungato da parte di soggetto terzo (oltre 30 giorni);
  • fine di un leasing o riscatto di un noleggio a lungo termine.

Documenti necessari: l’elenco dettagliato, caso per caso

Di seguito elenchiamo i principali scenari, con i documenti effettivamente richiesti per ogni tipo di veicolo o situazione.

Auto e moto private – veicoli nuovi

  • documento di identità e codice fiscale dell’intestatario;
  • certificato di conformità (COC);
  • fattura o dichiarazione di vendita;
  • modello TT2119 (Motorizzazione);
  • modello NP2C (PRA);
  • eventuale delega se la pratica è svolta da un intermediario.

Veicoli usati – passaggio di proprietà

  • documento di identità e codice fiscale di acquirente e venditore;
  • carta di circolazione;
  • certificato di proprietà (cartaceo o digitale);
  • dichiarazione di vendita con firma autenticata;
  • modello NP3C (PRA).

Attenzione: dal 2020 non è più obbligatorio il CdP cartaceo. Il sistema è passato al Documento Unico di Circolazione.

Intestazione veicoli aziendali

Oltre ai documenti del mezzo:

  • visura camerale (emessa da non più di 6 mesi);
  • documento del legale rappresentante;
  • copia della carta d’identità del firmatario;
  • delega su carta intestata dell’azienda.

Veicoli agricoli o speciali

  • dichiarazione di destinazione d’uso;
  • certificato tecnico o scheda tecnica del veicolo;
  • iscrizione al registro delle imprese agricole (se prevista);
  • documenti personali del titolare.

Nota bene: trattori e mezzi da lavoro seguono regole specifiche anche sul piano della targa, della revisione e del collaudo.

Veicoli storici o d’epoca

  • certificato ASI/FMI o altro registro storico riconosciuto;
  • documenti identificativi del nuovo intestatario;
  • carta di circolazione (vecchia o duplicata);
  • modelli PRA e Motorizzazione come da procedura standard.

Intestazione veicoli a minori o persone non autosufficienti

  • documento d’identità e codice fiscale del tutore;
  • decreto del giudice tutelare (ove necessario);
  • atti notarili in caso di donazione.

Intestazione veicoli: quanto costa davvero?

I costi variano in base al tipo di veicolo e alla provincia. Ecco una stima generale:

Voce di costo Importo indicativo
Imposta provinciale di trascrizione (IPT) da 150€ in su (dipende da kW e provincia)
Emolumenti ACI 27,00 €
Diritti Motorizzazione 10,20 €
Marca da bollo 16,00 €
Targhe (se richieste) circa 40,00 €

In caso di eredi o donazioni, vanno considerate anche le eventuali imposte di successione e spese notarili.

Dove si effettua l’intestazione veicoli

Hai diverse opzioni a disposizione:

  • presso un ufficio ACI o agenzia di pratiche auto;
  • online (solo per alcune procedure, tramite il Portale dell’Automobilista);
  • direttamente in Motorizzazione Civile (per pratiche complesse).

Il consiglio dell’esperto: affidarsi a un’agenzia competente consente di evitare errori banali ma costosi, soprattutto in casi non standard.

Quanto tempo si ha per aggiornare l’intestazione

Hai 60 giorni di tempo per registrare l’intestazione dalla data di acquisto o atto notarile. Se superi questo limite, potresti incorrere in sanzioni e ritrovarti con un veicolo formalmente non circolante.

Cosa succede una volta registrata l’intestazione

Una volta completata l’intestazione:

  • viene emesso il Documento Unico di Circolazione, che unifica CdP e carta di circolazione;
  • il nuovo proprietario risulta registrato anche al PRA;
  • il mezzo può essere assicurato a nome dell’intestatario e sottoposto regolarmente a revisione, bollo ecc.

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L’intestazione di un veicolo è un atto semplice, certo, ma per niente banale. Farlo con leggerezza o improvvisazione può costare caro, in termini di tempo e di denaro. Conoscere le regole, avere sotto mano i documenti giusti e rivolgersi a un professionista di fiducia, fa una grande differenza.

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